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The Delicate Art of Giving
Feedback
MARCH
28, 2013
To be an effective manager, you
need to be skilled at giving out both praise and criticism. While praise is
easy to give, it is far more challenging and unpleasant to criticize your
employees. Yet the practice of management requires you to occasionally show
employees where they need to improve. Thus, it is vital for managers to learn
how and when to give negative feedback.
The first thing to
realize is that people
generally respond more strongly to negative events than positive ones.
In other words, we are usually more upset about losing $100 than we are happy
about winning $100. In fact, in an influential book, John Gottman (now a Professor Emeritus at the University of Washington ) suggested that positive
interactions must outnumber negative interactions by at least five to one in order for a marriage to succeed.
This observation is
also true in the workplace, as Professor Andrew Miner (then of the University
of Minnesota) and colleagues discovered in a study published in 2005. They recorded employees’ moods several times each
day and, each time, asked them if any events (such as a positive interaction
with a co-worker) had occurred within the past few hours.
Their results
showed that employees
reacted to a negative interaction with their boss six times more strongly than
they reacted to a positive interaction with their boss. This suggests that
negative feedback can have significant adverse effects on an employee’s
well-being — and, presumably, their productivity.
What does this
observation mean for managers? Put simply, managers need to be cautious before
criticizing employees.
To start with, you
should avoid inadvertently criticizing any of your employees. For instance, if
an employee writes a first draft of a written document, some managers might
want to suggest some minor revisions even if the draft was generally good. In
these situations, managers should clearly communicate that their revisions are
merely suggestions coming from a second pair of eyes — and that they aren’t
criticizing their employee’s performance.
More generally,
managers need to weigh the tradeoffs involved in making negative feedback. If
you criticize your employees, you will likely provide some corrective
information, but you will also put your employee in a bad mood. If an error is
so inconsequential that the corrective value of criticism is low, it might make
sense for you to keep that feedback to yourself.
Of course, there
are situations when a manager must provide negative feedback. On these
occasions, don’t lose sight of your purpose for offering that feedback: to
improve the employee’s performance going forward. As much as you might want to
excoriate your employee for what you believe is a spectacularly awful
performance, your business gains nothing from it.
In fact, shaming
your employee is likely to have substantial negative effects on your business. In research reported in HBR, Christine Porath and Christine Pearson found that
many employees considered themselves to be on the receiving end of workplace
incivility, such as overly harsh criticism from their boss. According to their
research, nearly half of these employees decide to intentionally decrease their
productivity.
Instead, in order
to obtain the desired corrective effects of negative feedback, you should take
steps to soften the emotional blow. You want your employees to focus on the
message that you’re trying to convey, rather than any intense negative
emotions.
At a bare minimum, make sure to deliver
your criticism in private. There’s
nothing more humiliating than being criticized in front of your co-workers. And
it is critical to keep your tone collaborative. Make clear that your employee
still has your support and your respect.
One strategy for
providing feedback is to start by literally saying, “Let me provide you with
some feedback.” That statement lets the employee prepare emotionally for what
you’re about to say; in my experience, it also seems to activate the calm,
rational part of the employee’s brain rather than the defensive, emotional
part.
Negative feedback
is a key tool in the effective manager’s kit. But you must use it wisely and
carefully, or else they will do more harm than good. Focus on potential future
improvements, instead of dwelling on past errors. And think twice whether an
error truly requires negative feedback: criticism can have an unexpectedly
large impact on an employee’s happiness and productivity.
And this approach
should be generally reversed when it comes to praise. Unlike criticism, managers should bestow
their employees with praise generously, publicly, and at every opportunity — especially at the culmination of
projects. While most bosses seem to think that they dole out praise by the
dozen, I rarely meet an employee who feels that the boss sufficiently values
his or her achievements. So, as often as possible, tell your employees how much
you appreciate their commitment and hard work.
Robert C. Pozen is a Senior Lecturer of Business
Administration at Harvard
Business School .
His latest book is Extreme Productivity: Boost Your Results, Reduce Your
Hours.
TRADUZIONE
L’arte delicata di dare feedback
di Robert C. Pozen, insegnante di Business Administration alla Harvard Business School .
Articolo tratto da ‘Haward Business Review’ del 28 marzo 2013.
Per essere un manager efficiente devi essere abile nel
distribuire sia lodi che critiche. Se è facile lodare una persona, è molto più
impegnativo e spiacevole criticare i tuoi dipendenti.
Tuttavia, il lavoro del managment richiede di mostrare in
modo occasionale ai tuoi dipendenti dov è che devono migliorare. Così è vitale
che i manager imparino come e quando dare dei feedback negativi.
La prima cosa di cui rendersi conto è che la gente risponde generalmente agli eventi
negativi in modo più forte rispetto a quelli positivi. In altre parole, di
solito siamo più sconvolti se perdiamo 100 dollari di quando ne vinciamo
altrettanti. Infatti, in un libro influente, John Gottman (ora professore
emerito all’ Università di Washington) ha suggerito che le interazioni positive
devono superare il numero di quelle negative
di almeno cinque a uno se si vuol far funzionare un matrimonio.
Questa osservazione vale anche per il mondo del lavoro, come
il Prof. Andrew Miner ( allora all’Università del Minnesota) ed i suoi colleghi
hanno scoperto in uno studio pubblicato nel 2005. Registrarono gli stati
d’animo dei dipendenti per diverse volte ogni giorno e , ogni volta, chiesero
loro se fosse successo qualcosa ( come
un’interazione positiva tra colleghi) nelle ultime ore.
I risultati mostrarono che i dipendenti reagivano all’interazione negativa con il loro capo sei
volte in modo più forte rispetto a quando reagivano ad un’interazione positiva
con lui. Questo suggerisce che il feedback negativo può avere degli effetti
negativi significativi sul benessere del dipendente – e, presumibilmente, sulla
sua produttività.
Cosa comporta questa osservazione per i manager ? Per dirla
in parole povere, i manager devono andare con cautela prima di criticare i
dipendenti.
Tanto per cominciare, dovresti evitare di criticare
inavvertitamente qualsiasi dipendente.
Per esempio, se un dipendente scrive una prima copia di un documento, alcuni manager
potrebbero voler suggerire qualche piccola revisione anche se la copia andava
bene in generale. In queste situazioni, i manager dovrebbero comunicare in modo
chiaro che le loro revisioni sono dei puri suggerimenti che vengono da un secondo paio di occhi- e che non stanno
criticando la performance del dipendente.
Più in generale, i manager devono soppesare gli scambi
impliciti nel dare dei feedback negativi. Se critichi i tuoi dipendenti ,
probabilmente dai delle informazioni di correzione , ma metterai anche i tuoi
dipendenti in un cattivo stato d’animo. Se avviene un errore di così scarso
peso da essere sottoposto a critica correttiva, potrebbe essere cosa sensata
che ti tenga il feedback per te stesso.
Naturalmente ci sono situazioni in cui un manager deve dare
un feedback negativo. In queste occasioni, non perdere di vista il tuo scopo
nel dare quel feedback : migliorare la performance dei dipendenti andando
avanti. Per quanto tu possa voler scorticare il dipendente per ciò che ritieni
essere una performance spettacolarmente orribile, il tuo lavoro non ne guadagna
niente.
Infatti, far vergognare il dipendente ha probabilmente degli
effetti sostanzialmente negativi sul tuo lavoro. Nella ricerca riportata nel
HBR, Christine Porath e Christine Pearson hanno scoperto che molti dipendenti
si consideravano le vittime della maleducazione del posto di lavoro, come una
critica eccessivamente dura da parte del boss. Secondo le loro ricerche, quasi
la metà di questi dipendenti decidono intenzionalmente di diminuire la
produzione.
Invece, per ottenere i corretti effetti desiderati, dovresti
prendere il passo per addolcire la batosta emotiva. Vuoi che i dipendenti si
focalizzino sul messaggio che stai cercando di trasmettere loro piuttosto dare
loro delle intense emozioni negative.
Al minimo
indispensabile, assicurati di fornire la tua critica in privato. Non c’è
nulla di più umiliante che essere criticati davanti ai tuoi colleghi di lavoro.
Ed è critico mantenere il tono collaborativo. Assicurati che il dipendente
abbia ancora il tuo supporto ed il tuo rispetto.
Una strategia di dare feedback è iniziare il discorso
dicendo letteralmente :’Fammi dare dei feedback’. Questa affermazione permette di preparare
emotivamente il dipendente su ciò che stai per dire; nella mia esperienza,
sembra, inoltre, che attivi la calma, la parte razionale della mente del
dipendente più che quella difensiva, la parte emotiva.
Il feedback negativo è un mezzo chiave nel kit del manager
efficiente. Ma devi usarlo con cautela e attentamente, altrimenti farà più
danno che bene. Focalizzarsi sui potenziali miglioramenti futuri, invece di
indugiare sugli errori del passato. E rifletti due volte se un errore vale
veramente un feedback negativo: la critica può avere un forte impatto inaspettato
sulla felicità e produttività del dipendente.
Questo approccio dovrebbe essere riservato generalmente
quando c’è da lodare. A differenza della critica, i manager dovrebbero elargire lodi a profusione ai dipendenti, in
pubblico e ad ogni occasione- specialmente al culmine di un progetto.
Mentre alla maggior parte dei capi sembra di ritenere di fornire lodi a dozzine,
raramente ho incontrato un dipendente che si sentisse sufficientemente
valorizzato dal capo per i suoi raggiungimenti. Così, il più spesso possibile,
dì ai tuoi dipendenti quanto apprezzi il
loro impegno ed il loro duro lavoro.
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