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PORTALE-BLOG MEDICINA DEL LAVORO ITALIA-GERMANIA : VEGANI, VEGETARIANI, LOW-CARB, PALEO E LA SALUTE DEI LAVORATORI A TURNO !

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VEGANI, VEGETARIANI, LOW-CARB, PALEO E LA SALUTE DEI LAVORATORI A TURNO !


Articolo del 27 ottobre 2017 tratto da :
Traduzione testo :

Low carb, Paleo, vegano - e cosa al lavoro di turno?

Il benessere individuale è l'ideale

"Il servizio di turno è una sfida per l'organismo perché il corpo funziona quando deve rigenerarsi e dorme se l'attività e l'assunzione di cibo fossero dovute secondo il ritmo interno", spiega Dominique Bialasinski, esperto di promozione della salute sul lavoro presso il TÜV Rheinland.

Ad esempio, chi rinuncia ai carboidrati o ne riduce l'assunzione, deve fare i conti con gli effetti sulle proprie capacità. Inoltre, si dovrebbe sapere cosa si sta facendo quando si vuole sostituire i carboidrati nella dieta con grassi e proteine. Troppi grassi sbagliati possono, ad esempio, danneggiare la salute del cuore. E il motto "uguale per tutti" non si applica alla dieta: le persone hanno metabolismo diverso e un requisito nutrizionale diverso. Anche questo dovrebbe essere preso in considerazione durante un cambiamento dietetico.


L'esperto del BGF vede la progettazione di interruzioni appropriate e regolate ed i consigli dietetici come un elemento importante per la promozione della salute sul lavoro (BGF). Non solo i dipendenti possono trovare una dieta praticabile e quotidiana. Seguire una dieta come Paleo(= 'Nutrizione dell'età della pietra' durante la quale si rinunciano a  prodotti alimentari come quelli lattiero-caseari e cereali) , secondo Bialasinski è difficile. Oggi, invece,  i vegani o i vegetariani beneficiano già di una vasta offerta in  supermercati e mense. "Il prerequisito è sempre quello di conoscere le vostre esigenze nutrizionali", dice l'esperto. Specialmente i turnisti, che mangiano vegano, dovrebbero visitare regolarmente il loro medico di famiglia per individuare nel tempo le carenze vitaminiche e minerali e per prevenirle.

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TESTO ORIGINALE: 

Low carb, Paleo, vegan – und das bei Schichtarbeit?

Individuelle Wohlfühl-Ernährung ist ideal


 „Der Schichtdienst ist für den Organismus eine 
Herausforderung, weil der Körper arbeitet, wenn er 
regenerieren sollte, und schläft, wenn gemäß dem inneren 
Rhythmus Aktivität und Nahrungsaufnahme fällig wären“, 
erklärt Dominique Bialasinski, Expertin für betriebliche 
Gesundheitsförderung bei TÜV Rheinland.

Wer also zum Beispiel auf Kohlenhydrate verzichtet oder die 
Aufnahme reduziert, muss mit Auswirkungen auf die 
Leistungsfähigkeit rechnen. Außerdem sollte man wissen, 
was man tut, wenn man Kohlenhydrate in der Ernährung 
durch Fette und Eiweiße ersetzen will. Zu viele falsche Fette 
können beispielsweise die Herzgesundheit schädigen. Und 
das Motto „gleiches Recht für alle“ gilt bei der Ernährung 
auch nicht: Menschen haben unterschiedliche Stoffwechsel 
und einen unterschiedlichen Nährstoffbedarf. Auch dies 
sollte bei einer Ernährungsumstellung bedacht werden.

Die BGF-Expertin sieht die Planung ausreichender, 

geregelter Pausenzeiten und Ernährungsberatung als 

wichtigen Baustein für die betriebliche 

Gesundheitsförderung (BGF).

Nicht nur Schichtarbeitende mögen einen praktikablen und 
alltagstauglichen Speiseplan. Bei einer Ernährungsform wie
 etwa Paleo (=„Steinzeiternährung“, bei der auf Lebensmittel 
wie Milch- und Getreideprodukte verzichtet wird) ist das laut 
Bialasinski schwierig. Veganer oder Vegetarier profitierten 
heute dagegen schon von einem breiten Angebot in 
Supermärkten und Kantinen. „Voraussetzung ist immer, 
seinen persönlichen Nährstoffbedarf zu kennen“, sagt die 
Expertin. Vor allem Schichtmitarbeiter, die sich vegan 
ernährten, sollten regelmäßig ihren Hausarzt aufsuchen, um 
Vitamin- und Mineralstoffmängel rechtzeitig zu erkennen und 
diesen vorzubeugen.

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