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TRADUZIONE
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How to build a healthy work
video lesson by Prof. Mark Griffin, professor at School of psychology at University of Western
Australia
Can
the workplace influence our health and well being?
There's strong
evidence that the quality of our work place has long term effects on our mental and
physical health. In
particular, workplace stressors, the factors that cause stress, can produce
psychological outcomes such as anxiety and depression. And psychologists
refer to these as strain.
At
any one time, up
to 20% of the workforce can be experiencing high levels of stress. Over time,
workplace stressors can result in physical outcomes such as heart
disease, back pain and reduced immunity.
The
national cost of work stress is measured in billions of dollars. So the first
step towards managing workplace stress Is to understand what causes stress.
Here
are some things psychologists have shown contribute to stress at work.
A
lack of good leadership, supervisors who don't support employees, unfairness, for
example, being paid different rates for the same work. A lack of
recognition, being ignored when you're doing your best. And
organisational change, for example being allocated new responsibilities
without being given a reason. Extended periods of these stressors can
result in worker burnout as well as long term health problems, such
as heart disease. Let's
look more closely at one of the common workplace stressors, role conflict. Role conflict
occurs when our job requires us to do tasks that conflict with each other. For example, a
salesperson might be expected to build a strong relationship with existing
customers, yet also focus on finding new customers. These
expectations conflict with each other, creating anxiety and distress. Perhaps you've
experienced this kind of conflict yourself. In complex organisations such as
hospitals, there
are many conflicting expectations. A nurse, for example, might be dealing
with expectations of a nursing manager, medical specialists, the hospital
administrators, and other
nurses, not to mention the patients. This type of role conflict arises in many
jobs and can
cause anxiety and negative feelings about work. So let's look
at how people respond to role conflict. Psychologists have identified four
approaches we typically take.
The
first approach is about assessing our ability to cope with the environment. This involves
our basic human tendency to quickly recognise threats, stressors, and
then judge or assess whether we can cope with the stressor.
A
second perspective focuses on the different ways we might think about the stressors. Psychologists
have found that it makes a big difference whether we see stressors as a challenge or
hindrance.
If
we perceive role conflict as a challenge to be solved it's not so stressful. On the other
hand, when role conflict is perceived as a hindrance, a threat or an
unmanageable problem, then we feel anxious and distressed.
It
is healthier for people to perceive stressors as a challenge.
But
can we support such a change in perception?
A
third approach concerns how much control we have, or think we have,
in our work environment. Control means that we have the autonomy to
change the way we work. Choosing when to start the work day, or which order to
do the day's tasks are simple forms of control. Autonomy like
this is a powerful way to
help people have a stronger sense of control. Then, when they
experience role conflict, they have more options to deal with the
conflict, and experience less work stress. The fourth approach concerns our level of
personal resources. Personal
resources include our energy levels, our ability to recover, and positive work
experiences during the day. For example, someone who has not slept
well or doesn't have
the support of their supervisor won't manage role conflict very well.
On
the other hand, someone who is mentally alert or working in a
supportive environment will manage role conflict much better.
What
we learn from all these approaches is the importance of employees being able
to change the way they work. The individual skills and organisational
resources that enable people to grow their jobs are now receiving a great
deal of attention from psychologists. As ways to reduce work stress and improve
the quality of our work life.
TRADUZIONE
COME CREARE UN
POSTO DI LAVORO SANO
Il posto di lavoro può influenzare la nostra salute ed il
nostro benessere ?
Ci sono molte prove che dimostrano che la qualità del nostro
ambiente di lavoro ha effetti a lungo termine sulla nostra salute fisica e
mentale. In particolare, i fattori di stress, detti anche ‘sterssogeni’,
possono creare dei risvolti psicologici come l’ansia e la depressione. Gli
psicologi chiamano questo fatto ‘tensione’.
In qualsiasi momento, oltre il 20% della forza lavoro può provare alti livelli
di stress. Nel tempo, gli stressogeni del posto di lavoro possono manifestarsi
con problemi fisici, quali malattie cardiache, dolori alla schiena ed
abbassamento del sistema immunitario.
Il costo nazionale dello stress da lavoro è stimato in
miliardi di dollari. Così, il primo passo verso la gestione dello stress
lavorativo è capire cosa lo provoca.
Ecco alcune cause che contribuiscono a creare lo stress
lavorativo secondo gli psicologi :
- La mancanza di una buona leadership
- Superiori che non supportano i dipendenti
- Ingiustizie, per esempio, nelle paghe per lo stesso tipo di lavoro.
- La mancanza di riconoscimento, in quanto viene ignorato che tu stai facendo del tuo meglio
- Cambiamenti di organizzazione, ad esempio, quando vengono assegnate nuove responsabilità senza motivo.
Periodi prolungati di questi stressogeni possono portare al
burnout del lavoratore ed a problemi di salute a lungo termine, ad esempio, a
malattie cardiache. Diamo un’occhiata più da vicino ad uno degli stressogeni
che è più diffuso nell’ambiente di
lavoro : il conflitto di ruolo.
Il conflitto di ruolo avviene quando il nostro lavoro ci
chiede di fare dei compiti che entrano in conflitto l’un con l’altro. Ad
esempio, ci si potrebbe aspettare che un commesso costruisca una solida
relazione con i clienti, tuttavia, gli viene proposto di trovarne dei nuovi.
Queste aspettative entrano in conflitto tra di loro, creando ansia e distress
nel dipendente. Forse anche tu hai provato questo tipo di conflitto.
Nelle organizzazioni complesse come gli ospedali, ci sono
molte aspettative che sono in conflitto tra di loro. Un’infermiera, ad esempio,
potrebbe aver a che fare con le attese del responsabile infermieristico, dei medici
specialisti, degli amministratori ospedalieri e di altre infermiere, per non
menzionare poi dei pazienti. Questo tipo di conflitto di ruolo sorge in molti
lavori e può causare ansia e sentimenti negativi verso il lavoro.
Ora diamo un’occhiata a come la gente reagisce al conflitto
di ruolo. Gli psicologi hanno identificato 4 approcci tipicamente usati.
1) Il
primo approccio riguarda la valutazione delle nostre capacità di affrontare
l’ambiente. Esso comporta la nostra fondamentale tendenza umana a riconoscere
velocemente le minacce, gli stressogeni ed a giudicarli o a valutarli se possiamo
affrontarli.
2) Il
secondo si focalizza sui diversi modi che possiamo pensare allo stressogeno.
Gli psicologi hanno scoperto che fa una bella differenza se vediamo lo
stressogeno come una sfida od un
ostacolo, se sentiamo che il conflitto di ruolo è una sfida che può
essere risolta, non è allora una cosa stressante. D’altra parte, quando il
conflitto di ruolo è avvertito come un ostacolo, o una minaccia, o un problema
difficile da gestire, allora proviamo ansia e distress. E’ più sano che la
gente senta gli stressogeni come una sfida. Ma possiamo supportare questo
cambiamento quando lo percepiamo?
3) Il
terzo approccio riguarda quanto controllo abbiamo, o pensiamo di avere, del
nostro ambiente di lavoro. Il controllo significa che abbiamo l’autonomia di
cambiare il modo in cui lavoriamo. Scegliere quando iniziare a lavorare o quale
ordine seguire per svolgere i compiti giornalieri sono semplici forme di controllo.
Un’autonomia come questa è un modo potente di aiutare la gente ad avere un
senso di controllo più forte. Poi, quando provano il conflitto di ruoli, hanno
più opzioni per gestirlo e provare minor stress lavorativo.
4) Il
quarto approccio riguarda il nostro livello di risorse personali. Esse
includono i nostri livelli di energia, la nostra abilità a riprenderci ed alle esperienze
positive di lavoro che facciamo nell’arco della giornata. Ad esempio, qualcuno
che non ha dormito bene durante la notte o non ha il supporto del suo
superiore, non riuscirà a gestire molto bene il suo conflitto di lavoro.
Dall’altro canto, qualcuno che è
mentalmente vigile o che sta lavorando in un ambiente di lavoro che gli dà una
mano, riuscirà a gestire il conflitto di ruolo molto bene.
Quello che impariamo da tutti
questi approcci è l’importanza per i
dipendenti a riuscir a cambiare il modo di lavorare. Le capacità individuali e
le risorse dell’organizzazione che fanno crescere la gente al lavoro stanno
ricevendo una grande attenzione da parte degli psicologi. Come i modi di
ridurre lo stress e di migliorare la qualità della nostra vita lavorativa.
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