ECCO ESATTAMENTE LO STRESS DEI PENDOLARI IN POCHE PAROLE !
Abbiamo intervistato la psicologa e psicoterapeuta Sabina Scattola sul perchè i pendolari si ammalano facilmente di disturbi psichiatrici :
Il pendolare oltre i 50 km è più esposto a disturbi psichiatrici perché non “stacca” mai, prima, durante e dopo il lavoro impegnando un quantitativo di ore di attività cognitiva insostenibile per la nostra mente, a cui si accompagnano o precedono stati emotivi non sempre e per lo più a valenza positiva.
Siamo convinti di gestire più azioni in contemporanea (multitasking) ma per la mente non è così. Ogni compito poggia su una rete di neuroni diversa e questo spinge il cervello a passare di continuo da un circuito ad un altro.
Insomma, lo stress nasce per i ritmi insostenibili a cui il pendolare è costretto : una tensione cognitivo-emotiva protratta dai km e i tempi di durata del viaggio quotidiano, ma lo stress aumenta se qualcosa sconvolge questi ritmi e interrompe questa sorta di “liturgia”come qualcuno l’ha definita, in cui la personalità del pendolare si è strutturata, in maniera più o meno rigida, per tenere sotto controllo la miriade di variabili che intervengono e che possono ostacolare l’obiettivo di raggiungere e ritornare al/dal luogo di lavoro.
Il pendolare oltre i 50 km è più esposto a disturbi psichiatrici perché non “stacca” mai, prima, durante e dopo il lavoro impegnando un quantitativo di ore di attività cognitiva insostenibile per la nostra mente, a cui si accompagnano o precedono stati emotivi non sempre e per lo più a valenza positiva.
Siamo convinti di gestire più azioni in contemporanea (multitasking) ma per la mente non è così. Ogni compito poggia su una rete di neuroni diversa e questo spinge il cervello a passare di continuo da un circuito ad un altro.
Insomma, lo stress nasce per i ritmi insostenibili a cui il pendolare è costretto : una tensione cognitivo-emotiva protratta dai km e i tempi di durata del viaggio quotidiano, ma lo stress aumenta se qualcosa sconvolge questi ritmi e interrompe questa sorta di “liturgia”come qualcuno l’ha definita, in cui la personalità del pendolare si è strutturata, in maniera più o meno rigida, per tenere sotto controllo la miriade di variabili che intervengono e che possono ostacolare l’obiettivo di raggiungere e ritornare al/dal luogo di lavoro.
Commenti
Posta un commento