BASTA PENDOLARI ! TRASFERIRSI PER LAVORO: UNA GUIDA PER AFFRONTARE MEGLIO QUESTO PASSO
Trasferimento
Il trasferimento interessa "persone che, per motivi professionali, hanno spostato la residenza per almeno 50 km da casa negli ultimi tre anni. Tale trasferimento può avvenire all'interno di un Paese o oltre i confini nazionali. "(Vedi Ruppenthal, 2010).
Comportamento di prevenzione
La decisione di trasferirsi non dovrebbe essere solo volontaria, ma anche presa insieme. Chiunque osi fare questo passo, mette alla prova i propri legami sociali. Di conseguenza, l'ambiente dovrebbe essere integrato nel processo decisionale.
In primo luogo, c’è il dialogo con i famigliari più intimi. Il partner e i bambini sono i più interessati. Qui, un dibattito chiaro e che abbracci tutti i suoi aspetti può aver luogo, senza che nessun risultato predeterminato intacchi in alcun modo la discussione. Tutti i punti discussi dovrebbero essere messi sul tavolo nel modo più chiaro possibile e solo allora potrà essere presa una decisione. La decisione finale dovrebbe includere anche le discussioni con la cerchia familiare allargata.
Come possono essere superate le distanze? Come cambierà la situazione quando arriveranno problemi di salute? Come affrontare le situazioni completamente nuove, come la necessità di prendersi cura di un genitore? E infine, la cerchia di amici a volte è un consigliere che può far notare le paure o segnalare problemi precedentemente non affrontati.
Una decisione presa collettivamente sulla base di un ampio scambio di opinioni è molto più resiliente, specialmente in situazioni di crisi. Se ci sono difficoltà nell'adattarsi a una nuova casa, se la situazione lavorativa è diversa da quella prevista o se la distanza dalla famiglia è percepita in modo diverso da quanto inizialmente previsto, allora può essere utilizzata l'analisi collettiva della posizione di partenza.
Invece di creare ulteriori problemi incolpando colui che ha preso la decisione, può essere fatta una rivalutazione congiunta per trovare una soluzione (si veda Schneider et al., 2002a).
Una decisione presa collettivamente sulla base di un ampio scambio di opinioni è molto più resiliente, specialmente in situazioni di crisi. Se ci sono difficoltà nell'adattarsi a una nuova casa, se la situazione lavorativa è diversa da quella prevista o se la distanza dalla famiglia è percepita in modo diverso da quanto inizialmente previsto, allora può essere utilizzata l'analisi collettiva della posizione di partenza.
Invece di creare ulteriori problemi incolpando colui che ha preso la decisione, può essere fatta una rivalutazione congiunta per trovare una soluzione (si veda Schneider et al., 2002a).
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