PERCHÈ I PENDOLARI TENDONO AD AVERE DISTURBI PSICHIATRICI ? (I PARTE)
Lo scorso 28 marzo, l'AOK, un ente assicurativo tedesco, ha pubblicato la seguente ricerca sui dipendenti pendolari : fanno maggiori assenze dal lavoro e tendono ad ammalarsi di mente.
Chiediamo ora alla dott.ssa Sabina Scattola, psicologa e psicoterapeuta di Mussolente (VI), perchè i pendolari oltre i 50 km al giorno si ammalano di disturbi psichiatrici.
'La sensazione soggettiva di essere in balia di orari da rispettare, di traffico impazzito, di coincidenze dei mezzi da utilizzare per recarsi sul posto di lavoro, porta, se protratta, ad ansia e a stress. Porta, inoltre, a sviluppare 'l'amnesia del pendolare': vivere il tempo casa-lavoro come 'zombi', cancellando dalla mente quel che succede, oltre che creare una sensazione di
'de-realizzazione' e di
'de-personalizzazione', vale a dire una sorta di catalessi e di sospensione dalla realtà.
Non tutti i pendolari sono condannati allo stress cronico !
Va, comunque, detto che se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo o come una condizione senza scampo, è più probabile che si sviluppi una condizione di disagio psico-fisico per via del conflitto interiore tra dove ci si sente costretti ad andare a lavorare e dove si vorrebbe essere. Da qui la difficoltà a riconoscere qual è il luogo di appartenenza : la casa, dove si va solo a dormire, l'ufficio o il mezzo di trasporto su cui si trascorre molto tempo oggi.
È più a rischio la donna : uno studio condotto dall'Università di Sheffield (UK) ha accertato che il popolo femminile, soprattutto le madri, soffrono di stress da pendolarismo 4 volte più degli uomini, per via dei troppi impegni e commissioni, oltre al fatto che vivono peggio la lontananza da casa.'
Lo scorso 28 marzo, l'AOK, un ente assicurativo tedesco, ha pubblicato la seguente ricerca sui dipendenti pendolari : fanno maggiori assenze dal lavoro e tendono ad ammalarsi di mente.
Chiediamo ora alla dott.ssa Sabina Scattola, psicologa e psicoterapeuta di Mussolente (VI), perchè i pendolari oltre i 50 km al giorno si ammalano di disturbi psichiatrici.
'La sensazione soggettiva di essere in balia di orari da rispettare, di traffico impazzito, di coincidenze dei mezzi da utilizzare per recarsi sul posto di lavoro, porta, se protratta, ad ansia e a stress. Porta, inoltre, a sviluppare 'l'amnesia del pendolare': vivere il tempo casa-lavoro come 'zombi', cancellando dalla mente quel che succede, oltre che creare una sensazione di
'de-realizzazione' e di
'de-personalizzazione', vale a dire una sorta di catalessi e di sospensione dalla realtà.
Non tutti i pendolari sono condannati allo stress cronico !
Va, comunque, detto che se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo o come una condizione senza scampo, è più probabile che si sviluppi una condizione di disagio psico-fisico per via del conflitto interiore tra dove ci si sente costretti ad andare a lavorare e dove si vorrebbe essere. Da qui la difficoltà a riconoscere qual è il luogo di appartenenza : la casa, dove si va solo a dormire, l'ufficio o il mezzo di trasporto su cui si trascorre molto tempo oggi.
È più a rischio la donna : uno studio condotto dall'Università di Sheffield (UK) ha accertato che il popolo femminile, soprattutto le madri, soffrono di stress da pendolarismo 4 volte più degli uomini, per via dei troppi impegni e commissioni, oltre al fatto che vivono peggio la lontananza da casa.'
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